La fibra in sintesi

Già nell'antichità in Giappone si conoscevano le caratteristiche di vari metalli disciolti nell'acqua, in cui venivano immersi dei teli in diverse fibre per ricoprire gli atleti dopo sforzi fisici pesanti, per fare in modo che potessero riprendere gli allenamenti più velocemente riducendo sia il tempo di recupero, sia gli effetti spiacevoli su muscolatura ed articolazioni.

In seguito sono stati svolti numerosi studi in proposito, anche verso la fine degli anni 40, seguenti alle deflagrazioni delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, e nel corso degli anni si è giunti fino a noi, con l'utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate, sino alla produzione di una speciale microfibra, costituita da poliammide, alla quale in fase di fusione vengono aggiunte, inglobate nella mescola del filato stesso, delle microparticelle (talmente piccole da essere definite "nanoparticelle") di materiali bioattivi, cioè biologicamente compatibili (metalli nobili come ad esempio titanio, rubidio, platino, silicio e bioceramiche, ma tutte racchiuse in un brevetto industriale), assolutamente naturali, ad alta conduttanza, che hanno la proprietà di riflettere il bioinfrarosso e quindi di restitiurlo al nostro corpo, riflettendolo, senza peraltro avere ALCUN effetto collaterale sui tessuti biologici ...

...anzi!!

Proprio questo tipo di vibrazione contrasta e blocca la proliferazione dei batteri, anche di quelli più pericolosi per l'essere umano.

Inoltre il micromassaggio che si sviluppa è in grado di stimolare la microcircolazione periferica, riuscendo a prevenire e contrastare persino la formazione dei decubiti in caso di persone allettate o immoblizzate a lungo su poltrone o sedie a rotelle.


La fibra tessile in questione, vista la caratteristica della lavorazione, non consente alcuna migrazione di elementi sulla pelle, né tantomeno la perdita degli stessi: risulta quindi resistente e costante nella sua composizione ai ripetuti lavaggi, e non produce fenomeni allergici di alcun tipo.

 

 

 

 

 

 

 

COMPONENTISTICA DEL FILATO

La bioceramica è ottima, e fin qui l'abbiamo capito,

MA...

non basta per avere un prodotto eccezionale!

Non può mancare il valore aggiunto che trasforma questa materia prima, dalle caratteristiche già incredibili, in un prodotto veramente speciale, grazie a:

  • lavorazione del filato,
  • studio dell'ergonomicità dei capi,
  • indossabilità,
  • comfort,
  • forma anatomica che permette un'elevatissima facilità di movimento,
  • tempi di asciugatura velocissimi.

In funzione della zona da coprire e del risultato che si vuole ottenere, la lavorazione del tessuto viene diversificata in due tipi di trame:

- "punto liscio", che può essere paragonato ad una seconda pelle, donando una sensazione diffusa di benessere,

- "ad ondine / nido d'ape", con soluzione di continuità, che consente un micromassaggio costante ed aumenta la microcircolazione, (al contrario della maggior parte dei prodotti che hanno un effetto massaggiante su una trama continua, che a tutti gli effetti fa da "diga" al flusso sanguigno, impedendolo).

 

Infatti è molto importante ottenere un effetto massaggiante corretto, applicato alla fibra bioceramica, in quanto esso provoca un aumento della temperatura locale, con la conseguenza di una maggiore emissione e riflessione di bioinfrarosso verso il corpo umano, ed ovviamente con un potenziamento dell'effetto della fibra e dei benefici che ne conseguono.


Viceversa, in caso di alte temperature e copiosa sudorazione, NON si ha la sensazione di bagnato addosso, ed il sudore viene micronizzato ed evapora molto più rapidamente. 


Questi sono solamente una parte degli accorgimenti di lavorazione che differenziano questo prodotto: ve ne sono ovviamente molti altri che rimangono però un segreto industriale e non vengono pertanto divulgati, ma potranno venir solamente ...                            PROVATI!!